mercoledì 6 novembre 2013

un antica sedia carnica



Oggi riordinando le vecchie foto ho ritrovato meraviglie dimenticate...


Volevo assolutamente postare i particolari dell'intaglio di questa bellissima sedia carnica antica che ho restaurato più di un anno fa. 

 dettaglio schienale antica sedia carnica

L'arte dei mobilieri friulani, si riallaccia all'opera degli antichi maestri tolmezzini, ai quali le chiese della zona devono degli arredi lignei che ancora oggi sorprendono per la qualità dell'esecuzione e dell'intaglio. I richiami stilistici di queste opere sono molti: Venezia, l'Emilia, l'Austria e specialmente, per quanto riguarda la produzione tipicamente rustica, il vicino oriente balcanico.



particolare intaglio schienale sedia carnica scolpita

Non pochi artigiani della regione si formarono nelle botteghe di Venezia e quando rientrarono nei paesi d'origine costruirono esemplari che hanno strette analogie con i mobili eseguiti dai loro maestri ma in certi casi se ne discostano per maggiore sobrietà. 
A differenza di quelli veneziani i mobilieri del friuli non si organizzarono in fraglie o corporazioni, ciascuno faceva da sè.
Non troveremo in Friuli le sfarzose dimore regali o principesche, ma scopriremo invece una misura e una severità nelle decorazioni d'impronta artigianale, l'austerità, la parsimonia e il radicato senso delle tradizioni. Questi mobili esprimono un evidente carattere autoctono.
 
 sempre un particolare - ornati fitomorfi e zoomorfi


Il periodo più felice per il mobilio friulano è tra la fine del '600 e la prima metà del '700, poi verso la fine del XVIII secolo la vena creativa dei mobilieri friulani si esaurisce.



martedì 5 novembre 2013

divanetto shabby chic


...Come un vecchio divanetto, in stile francese (divan), viene smembrato e restaurato e diventa una panchetta da camera in stile shabby chic...


Per questo lavoro, fatto un po di tempo fa, ho inizialmente smembrato le imbottiture e il telaio, poi ho ricostruito la forma della seduta e dello schienale su delle tavole di compensato e infine le ho fissate ed incollate allo scheletro della struttura. Dopo un paio di mani di fondo, ho dato la tinta. 
Carteggiatura finale ...et voilà.




lunedì 4 novembre 2013

comodino



 Questa mattina sono scesa in studio perchè solitamente in una giornata così grigia e piovosa se me ne sto a casa a non far niente mi deprimo moltissimo, così ho deciso di iniziare un nuovo progetto.
Avevo recuperato un mesetto fa questo mobiletto in stile, in legno laccato, con un cassetto e una bellissima forma; mi era subito piaciuto per la sua versatilità. 
Penso che i mobili migliori siano quelli che puoi mettere in qualsiasi angolo della casa, scoprire uno spazio che gli si adatti in qualsiasi stanza e questo mobiletto si prestava ad essere trasformato e usato nelle maniere più disparate. 
Ad esempio sarebbe stato perfetto per appoggiarci una bella lampada, come comodino o porta riviste, in bagno per sistemarci i profumi o le creme, oppure adatto ad ospitare una pianta o delle sculture. Versatilità.

 

L'idea su come intervenire c'era già, ed era quella di provare a sverniciare il piano e lasciarlo a nudo, ma quando si sceglie di lasciare un legno a nudo bisogna prima capire se la tinta e il disegno meritino questa soluzione. 
Non restava che provare...
Solitamente, liberare un vecchio mobile dalle vernici che imprigionano la bellezza del legno (o dell'impiallaccio), resta una delle soluzioni che preferisco. E' una scelta che faccio sempre quando lo ritengo sensato e possibile. I metodi d'intervento sono svariati, la sverniciatura,  anche se pestilenziale, non intacca la patina, la carteggiatura è un lifting totale, pura chirurgia estetica - cancella tutto.
Nei mobili d'antiquariato non si carteggia MAI!!!!
In questo caso c'era anche questa possibilità.

 


Alla fine sono molto soddisfatta della scelta della sverniciatura e del risultato complessivo, mi piace molto quando un impiallaccio prende le sfumature del grigio, si vede il tempo del mobile. 
E' in quel grigio che c'è tutta la sua età e tutta la sua storia. 
Anche se non è un mobile d'antiquariato.

particolare della maniglia bombata con ammaccature


su sfondo poltrona novecento da nave

mercoledì 9 ottobre 2013

vecchia credenza



A volte per trasformare una credenza in qualcosa di magico & armonioso basta un rullo...




 

Questa è una vecchia credenza / vetrinetta da cucina, approssimativamente degli anni 20/30 del novecento, con una bella linea. Direi che i piedi non sono originali, ma i vetri lo sono decisamente.

 Quando l'ho trovata era di quel tipico color crema, ulteriormente ingiallito dal trascorrere tempo e dal fumo, che contraddistingue molti vecchi mobili in abete da cucina.
Ho deciso di farla bianca, perchè in una casa preferisco tinteggiare le pareti con colori decisi che creino la luce adatta all' ambiente che scegliamo di arredare e lasciare i mobili in contrasto, con un estetica semplice. 
Legno a nudo, sverniciatura, finiture e tinte tenui e naturali, trasparenze, nodi, difetti, vecchie stuccature a vista, decapè, interventi di restauro che riportino il mobile indietro nel tempo e più vicino alla sua essenza.


 La credenza è un mobile splendido, che si può usare in molti modi e in molti ambienti della casa diversi. 
Possiamo decidere di metterla in cucina e usarla per sistemare le stoviglie, piatti, bicchieri, tazze e spezie, per le tovaglie, come dispensa per il cibo oppure in qualsiasi altra stanza, in bagno per la biancheria, in studio per i libri. Questa credenza, ad esempio, essendo di piccole dimensioni diventa quasi uno spazio segreto e fantastico dove riporre gli oggetti più cari.



La credenza è un mobile dal sapore antico, dimenticato nelle case moderne, è un mobile slow che serve a riprenderci uno spazio perduto.












Il tè si beve per dimenticare il frastuono del mondo.
T'ien Yiheng

venerdì 23 agosto 2013

ART DECO






L'Art Déco è un forma d'arte che deriva dall'Art Nouveau e che in sostanza coinvolge le arti decorative, le arti visive, l'architettura e la moda.
Il termine Art Déco deriva dalla dizione Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes (Esposizione Internazionale delle Arti Decorative e Industriali Moderne), tenuta a Parigi nel 1925 ( stile 25) dove trionfarono la raffinatezza e la decorazione francese applicate a varie categorie di artigianato artistico; dall'ebanisteria, agli accessori di moda, al ferro battuto, al vetro colorato, alla gioielleria ed alle decorazioni d'interni. 
L'Art Déco comunque non nacque con l'Esposizione, che fu una sorta di sfavillante rassegna di un fenomeno nella sua fase già matura,  l'Art Déco è l'evoluzione dell' Art Noveaux. 




L'"Art Nouveau" francese, nata nel 1890, corrispondeva in Italia al "Liberty" o "stile floreale" , in Germania allo "Jugenstil", in Austria alla "Secession", in Gran Bretagna al "Modern style" e al "Modernismo" in Spagna.

L'Art Déco abbandona le sinuosità e le formule lineari naturalistiche dell' Art Noveaux, prediligendo le forme geometriche e ispirandosi a forme essenziali ed eleganti.
Lo stile, quando si rivolge all'arredamento è caratterizzato dall'uso di materiali quali: lacca, legno intarsiato, pelle di squalo o di zebra, acciaio inossidabile, alluminio, vetro colorato. 
L'Art Déco è uno stile sintetico ed al tempo stesso volumetricamente  aerodinamico, turgido e opulento; nato per contrastare l'appiattimento dell'industrializzazione, si appropria per l'appunto degli oggetti che si erano maggiormente diffusi con l'industria moderna. 
Gli Stati Uniti aderiscono più lentamente all'Art Déco verso gli anni '30. 

Parigi rimane il cuore dello sviluppo del design Art Déco con il mobilio di Jacques Emile Ruhlmann, che rinnova i fasti dell'ebanisteria parigina fra Rococò e Stile Impero, con l'azienda di Süe et Mare, con i pannelli e i mobili modernistici di Eileen Gray, con il ferro battuto di Edgar Brandt e gli oggetti in metallo e le lacche di Jean Dunand, con i lavori in vetro di René Lalique e Maurice Marinot, con gli orologi e la gioielleria di Cartier. Le prime opere della Wiener Werkstätte, fondata nel 1903, e soprattutto quelle di astratto geometrismo del principale esponente, Josef Hoffmann.



Art Déco Desk and Chair Set

Jean Guoulden console

Josef Hoffmann - table lamp




Le forme caratteristiche dell'Art Déco, sono motivi e sagome di animali, il fogliame tropicale, le ziggurat, i cristalli, i motivi solari e i getti d'acqua.
La figura femminile assumono forme allungate, agili ed atletiche, con abiti lisci o plissettati, ma poco vaporosi.
I motivi, ripetuti in tutti i materiali, vengono tratti dalle arti "primitive"come l'arte africana, l'egiziana, l'azteca e anche dall'arte classica greca del periodo geometrico e arcaico.
Questo stile era molto popolare per gli interni dei cinematografi e dei transatlantici, come l'Ile de France e il Normandie e venne facilmente abbinato alle innovazioni tecnologiche in campo automobilistico e aerodinamico.

Lo spettacolo trova negli scenari e nei costumi scenici di Léon Bakst per i Balletti Russi di Diaghilev, la massima espressione dei motivi dell'Art Déco.
Le forme cristalline e sfaccettate dell'Art Déco sfociano nel cubismo e nel futurismo tecnologia da "macchina del tempo" come la radio e i grattacieli.




" Feuillets d`Élégance Feminine"


Tutto ciò che riguarda il jazz, o l'era Jazz si rifà alle forme geometriche, industria della moda, la preferenza per lo zigzag o gli scacchi, le curve vaste, diverse da quelle sinuose dell'Art Nouveau, motivi a 'V' e a raggi solari.

Alcuni di questi motivi vengono usati per opere molto diverse fra loro, come i motivi a forma di raggi solari  sono utilizzati per delle scarpe da donna, per le griglie per termosifoni, per interni straordinari come l'auditorium del Radio City Music Hall o come decorazione di palazzi, come la guglia d'acciaio del Chrysler Building di New York.


                           

dettagli art deco in un ristorante a Londra

Frankart lamp

ceramica Lenci
                                         
  L'Art Déco dopo aver raggiunto la produzione dimassa, inizia a diventare un senso negativo o sminuente, perché presenta una falsa immagine del lusso.
Lo stile è infine stroncato dall'austerità della seconda guerra mondiale e la passione per l'esotico viene consumata nella importazione di oggetti dagli Stati Coloniali, come l'India o dall'Eritrea e dalla Somalia per l'Italia.



servizio art deco/ futurista

consolle art deco Alterazioni Viniliche

tavolino art deco e lampada shabby chic Alterazioni Viniliche

radio d'epoca Alterazioni Viniliche

Spero di essere stata esaustiva e di avervi incuriosito un po'.
Se vi piace questo stile e volete approfondire vi consiglio di guardarvi Metropolis di Fritz Lang che come afferma il regista sarebbe nato dalla visione dei grattacieli di New York nel 1924, mentre era in viaggio per conto della casa di produzione tedesca UFA negli Stati Uniti, alla volta di Hollywood. 


... stay tuned

lunedì 19 agosto 2013

OLD SWING RADIO


Qualche mese fa ho restaurato questa vecchia radio degli anni 30/40.

Adoro restaurare le vecchie radio, sono ricche  di dettagli deliziosi e il solo pensare di accendere un aggeggio del genere , con quel suono tipico a valvole, la sera quando si torna a casa, mi mette di buonumore. Quando arrivano nel mio laboratorio sono spesso sporchissime, rotte e rovinate, dopo il restauro riacquistano tutta la bellezza di quel tempo passato - Swing Era
Decisamente un oggetto prezioso...
E questo è un sito utilissimo per chi ama e vuol metter mano sulle vecchie radio 
http://www.leradiodisophie.it/















Foto di Ivan Doglia
 

mercoledì 14 agosto 2013

Esperimenti shabby chic

Esperimenti shabby chic country french, su un vecchio tavolo di montagna in abete. 

Foto di Ivan Doglia.


giovedì 25 luglio 2013

domenica 9 giugno 2013

new blog

   
  Bene.... mi sono decisa ad aprire un blog dove postare i miei 
  lavori di ogni genere, disegni, quadri, mobili e libri.
  Sarà vero che siamo tutti artisti ???? 


  Pennarello nero x bambini & rapidograph 0.05.